Pedofilia. Continuano le battaglie di chi la combatte in prima fila



Nel 2017 Nadia si occupò di un servizio alle Iene che i media definirono scioccante: riuscì a smascherare un uomo mentre stava convincendo una ragazza, che lui credeva minorenne, ad avere rapporti con lui. Seguirono poi incontri ed interviste con le vittime di abusi e si occupò dell’inchiesta riguardo i bambini che si prostituivano intorno allo stadio di Bari, per il quale si aggiudicò il Premio giornalistico internazionale “Marco Luchetta”.

Da sempre in prima linea, Nadia è riuscita a portare alla luce, oltre alle truffe ai danni del Servizio Sanitario Nazionale, allo smaltimento illegale dei rifiuti in diverse zone d’Italia, anche il terribile mondo della pedofilia online. Un tema, quest’ultimo, che l’ha vista protagonista di reportage e indagini importanti, che hanno condotto anche ad arresti e condanne.

Di pedofilia, di come è stata combattuta negli anni e degli uomini che lottano per arginarla, si parla anche nel libro “Il pane non ama mangiarlo, ma impastarlo”, una serie di articoli raccolti da due sacerdoti, don Marco Pozza e don Maurizio Patriciello, che Nadia conobbe durante un servizio giornalistico sulle tragedie causate dallo smaltimento selvaggio e illegale dei rifiuti tossici nella Terra dei fuochi, e con cui instaurò una profonda amicizia. Il libro, edito da Controvento Aps, è dedicato a don Fortunato Di Noto, impegnato da sempre nella lotta al crimine della pedofilia e della pedopornografia: le sue denunce hanno aperto, agli inizi degli anni duemila una maxinchiesta da parte della Procura di Torre Annunziata che ha portato alla luce una rete europea della pedofilia.

 

Il libro è acquistabile tramite l’Associazione Controvento e l’Associazione Meter che, fondata da Don Fortunato, dal 1989 si occupa della prevenzione del disagio infantile e della progettazione di interventi mirati ad un aiuto concreto alle vittime degli abusi sessuali. Il ricavato andrà a sostenere l’attività di entrambe le associazioni. Un aiuto concreto per chi, come Nadia, non ha mai smesso di combattere.