“Nadia nella sua vita si è sempre battuta per far sentire la voce di chi non viene ascoltato, per portare alla luce questioni lasciate ai margini e per dare un aiuto concreto a chi ne ha bisogno.
La sua volontà e la sua missione sono state il motore che ci ha portato a voler creare qualcosa con cui potessimo perseguire il suo desiderio di fare del bene. La nostra famiglia si è unita nell’idea di dar vita a una Fondazione a lei dedicata e da lì meravigliose persone si sono attivate intorno a questo progetto che oggi ha preso vita e che, anche nell’immagine che abbiamo scelto per rappresentarlo, esprime Nadia in tutto il suo essere, nel suo sorriso e nella sua gioia. Ringrazio quindi tutti coloro che stanno spendendo tempo, energie e professionalità al servizio di questo progetto che ha una missione: aiutare concretamente coloro che ogni giorno operano per migliorare la salute e la vita delle persone più deboli e indifese, perseguendo i valori di solidarietà e ricerca della verità di cui Nadia è stata simbolo e per i quali si è sempre impegnata in vita”.
Con queste parole Margherita Rebuffoni, madre di Nadia Toffa, giovane giornalista d’inchiesta che si è sempre distinta per il suo impegno e coraggio, prematuramente scomparsa a causa di un cancro contro il quale ha combattuto senza mai perdere il sorriso, ha raccontato come è nata l’idea di creare una Fondazione a lei dedicata, che è stata presentata ufficialmente il 13 Dicembre 2019 a Brescia, a Palazzo della Loggia, alla presenza di Emilio Del Bono – Sindaco di Brescia; Andrea Gambini – Presidente BESTA; Gaetano Finocchiaro – Direttore Unità Operativa Neuro – Oncologia del BESTA; Stefano Karadjov – Direttore di Brescia Musei; Edoardo Ferrari – Presidente del Rotary Club Brescia Sud Ovest Maclodio; Luca Mastrostefano – CEO Gruppo WISE e dell’intera famiglia Toffa, le sorelle Mara e Silvia e il padre Maurizio. A dare il suo contributo con un video messaggio anche il Sindaco di Milano, Giuseppe Sala che ha ricordato quanto Nadia lo abbia sempre colpito per la sua forza e il suo coraggio.
La Fondazione, fortemente voluta dalla famiglia Toffa, vuole portare avanti le volontà e le battaglie di Nadia, aiutando la ricerca contro i tumori e altre malattie, fornendo sostegno a persone bisognose e promuovendo progetti di sostentamento e di sviluppo in zone svantaggiate, principalmente del territorio italiano. Tre in particolare gli ambiti verso i quali verranno investite energie e risorse: la salute, l’ambiente e il sociale. Tre, ad oggi, i principali destinatari individuati. Per primo l’Istituto Neurologico Carlo Besta di Milano, dove Nadia è stata in cura, seguita dal Professor Gaetano Finocchiaro.
“Vogliamo dare a tutte le persone che come Nadia hanno trovato una malattia come il glioblastoma sulla propria strada più tempo e più speranza. È assolutamente necessario.” – spiega il Professor Finocchiaro “Per questo la nostra ricerca punta ora in due direzioni. La prima: rendere più potente e precisa la risposta del sistema immunitario al tumore, l’immunoterapia quindi, facendo arrivare linfociti “nuovi” che riconoscano il tumore come un nemico, ‘altro da sé’. La seconda: conoscere il glioblastoma prima e meglio, con la possibilità di analizzare DNA e RNA del tumore tramite puntura lombare e, speriamo in futuro, tramite un prelievo di sangue”.
Gli altri due beneficiari saranno il reparto Oncoematologia Pediatrica del SS.Annunziata di Taranto, che Nadia ha contribuito a far nascere promuovendo una raccolta fondi, e alcune associazioni che operano nel territorio della Terra dei Fuochi, zona spesso protagonista delle sue inchieste.
“Nadia era molto legata a Taranto – spiega Mara Toffa – e ha contribuito con il suo impegno a mettere in luce le storie dei tanti bambini ammalati a causa dell’inquinamento del polo siderurgico. Grazie anche alla famosa raccolta fondi delle magliette “Ie Jesche Pacce Pe Te” con gli “Amici del Mini Bar” è riuscita a contribuire alla nascita del reparto di Oncoematologia Pediatrica del SS. Annunziata di Taranto, che presto verrà titolato alla sua memoria. Con le attività della Fondazione vogliamo continuare a contribuire a questo reparto, che per Nadia era una missione. Inoltre, con il coordinamento di Padre Maurizio Patriciello andremo a sostenere le Associazioni che si adoperano per migliorare la vita delle persone che vivono nella Terra dei Fuochi”.
“Sono tante le iniziative che verranno messe in campo per raggiungere queste finalità – spiega Silvia Toffa. La raccolta fondi è già iniziata attraverso i proventi del libro ‘Non fate i bravi’. Sono state poi create delle magliette con un disegno che Nadia ha fatto e che celebra la vita e, grazie alla disponibilità della gente che è intorno a noi e che crede in questo progetto, verranno organizzati eventi benefici”.
Uno è già in programma per il 5 giugno 2020 e si terrà al Museo Santa Giulia che la Direzione di Brescia Musei ha concesso gratuitamente. “Fare arte è anche una forma di impegno sociale e politico, nel significato più alto del termine di senso civico e costruzione di cittadinanza. – commenta Stefano Karadjov. Per questo la storia professionale di Nadia Toffa, all’insegna della ricerca, della chiarezza e della trasparenza, è vicina all’etica che muove la nostra istituzione. Siamo pertanto particolarmente orgogliosi di ospitare il primo evento della Fondazione, a dimostrazione della nostra vicinanza a iniziative di solidarietà, unendoci così alla rete di aziende del territorio che, siamo certi, insieme sapranno dare un importante contributo a favore della mission di questa neonata Fondazione”.
A sostenere la Fondazione Nadia Toffa anche il Rotary Club Sud Ovest Maclodio che ha deciso di devolvere gran parte dei soldi raccolti tra il 2019 e il 2020 per sostenerne le iniziative. “La cosa più bella e nobile che possiamo fare come uomini e come rotariani – spiega Edoardo Ferrari, presidente del Club – è donare il nostro tempo professionale, dedicandolo a fare del bene. Siamo davvero felici di poter contribuire alla Fondazione Nadia Toffa, con la quale sentiamo di avere un legame affettivo e di vicinanza. Sposiamo inoltre appieno la mission della Fondazione di destinare i fondi alla ricerca. Il nostro club è molto sensibile alle tematiche di salute e prevenzione, tanto da essere stato pioniere in Lombardia nel finanziare la prima campagna di prevenzione del tumore alla prostata, in collaborazione con la Fondazione Bieler Stefanini e la Fondazione Poliambulanza”.
Anche il mondo imprenditoriale si è già mosso a fianco della Fondazione, con alcune aziende del territorio in prima fila per dare il loro sostegno. “È bellissimo – commenta Luca Mastrostefano, CEO di Gruppo WISE e amico della famiglia Toffa – vedere come ognuno stia mettendo a disposizione le proprie competenze e i propri servizi per riuscire a dare vita a questo progetto. Noi, come Gruppo WISE, stiamo dando il nostro sostegno attraverso quello che sappiamo fare meglio, comunicare a tutti quanto è importante questa Fondazione e gli alti scopi che ha, rendendola più conosciuta, riconoscibile e valorizzata. Quella che si è mossa intorno alla Fondazione è stata una vera e propria rete che ha coinvolto istituzioni, associazioni, forze imprenditoriali e aziende. È partita da Brescia, sua città natale, ma si sta già diffondendo a livello nazionale. Una rete collaborativa nata spontaneamente attorno ad uno scopo, celebrare la memoria di Nadia facendo quello che lei sapeva fare meglio, aiutare e dare voce concretamente alle persone più deboli e che ne hanno bisogno”.
La conferenza è stata anche l’occasione per presentare il nuovo sito della Fondazione, dove è già possibile fare donazioni e dove nelle prossime settimane sarà possibile acquistare i libri, le magliette e i gadget. Tutte le iniziative della Fondazione saranno inoltre aggiornate sui canali social Facebook e Instagram “Fondazione Nadia Toffa”.